Meduse nel piatto
Antonella Leone, Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari (ISPA, CNR)
La
proliferazione di organismi marini gelatinosi (meduse, ctenofori,
salpe) è un fenomeno osservato negli ecosistemi marini di tutto il
mondo, incluso il mar Mediterraneo, con una frequenza e dimensione
che appare in costante aumento. Quando avvengono su coste
antropizzate, tali fenomeni determinano effetti sociali ed economici
piuttosto negativi per il loro impatto sulla salute pubblica, il
turismo, le attività industriali e commerciali.
Tali organismi possono tuttavia rappresentare una fonte di composti d’importanza
nutrizionale e salutistica e una nuova, potenziale, risorsa per
l’industria alimentare, mangimistica e farmacologica.
Gli
effetti salutistici delle sostanze bioattive hanno fatto delle meduse
una risorsa nutraceutica ben
conosciuta nei paesi del Sud-Est Asiatico, ampiamente adottata nella farmacopea e nella cucina tradizionale cinese. In Cina tale alimento è, infatti, tradizionalmente usato per il trattamento di ipertensione, bronchiti, tracheiti, asma e ulcere gastriche. Le meduse commestibili sono maggiormente diffuse in Giappone, Cina, Corea e paesi del Sudest Asiatico, dove sono vendute nei mercati locali o esportati, principalmente in Giappone.
conosciuta nei paesi del Sud-Est Asiatico, ampiamente adottata nella farmacopea e nella cucina tradizionale cinese. In Cina tale alimento è, infatti, tradizionalmente usato per il trattamento di ipertensione, bronchiti, tracheiti, asma e ulcere gastriche. Le meduse commestibili sono maggiormente diffuse in Giappone, Cina, Corea e paesi del Sudest Asiatico, dove sono vendute nei mercati locali o esportati, principalmente in Giappone.
In Europa l’uso delle meduse in campo alimentare è subordinato alla valutazione dell’applicabilità della Regolazione EC 258/97 , attualmente in fase di revisione, che prevede la preventiva autorizzazione a livello europeo di tutti quegli alimenti privi di una storia significativa di consumo in campo alimentare all’interno dell’Unione Europea (European Food Safety Authority).
Tali prodotti non sempre rispettano le regole di tracciabilità e di sicurezza in vigore nei Paesi Occidentali, recenti studi hanno, infatti, evidenziato che gran parte dei prodotti commerciali, sia nel mercato cinese sia italiano, non contiene la specie edule più pregiata (Rhopilema esculentum) come dichiarato in etichetta, ma anche altre specie, fra cui alcune specie di meduse comuni nel Mediterraneo e Atlantico.
I prodotti alimentari a base di meduse rientrano nella categoria dei novel foods (nuovi alimenti), la cui immissione in commercio potrebbe determinare una nuova situazione di consumo che richiede una valutazione, in relazione all'aumento dei livelli di esposizione da parte dei consumatori ad alcune sostanze veicolate dai citati alimenti. Per questa ragione, il Ministero della Salute, periodicamente pubblica e aggiorna sul proprio sito l'elenco delle tipologie di novel food la cui immissione in commercio in Italia, per la sola finalità di monitoraggio richiede la procedura di notifica da parte delle imprese titolari di prodotti autorizzati come novel food.
L’adozione di strategie per lo sfruttamento delle biomasse di meduse, attraverso la ricerca di nuove
metodologie per la trasformazione e conservazione, e per lo studio delle proprietà nutrizionali e salutistiche, può aprire nuovi scenari d’intervento nel settore alimentare. In definitiva, lo sviluppo di nuovi prodotti derivanti dalle biomasse di meduse, può trasformare un problema in una nuova risorsa in termini di sostenibilità e sicurezza alimentare.
Leggi: Meduse come fonte di composti bioattivi
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