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Dalla difesa all’agricoltura

by 17:19:00 0 commenti

Droni, sensori ottici e gps sono il set tecnologico mutuato dal mondo militare a vantaggio dell’agricoltura di ‘precisione’ capace di ottimizzare gli interventi agronomici e soddisfare il fabbisogno idrico e nutrizionale delle colture, evitando sprechi per un uso sostenibile di risorse. Se ne parla in un evento organizzato il 22 luglio dal Consiglio nazionale delle ricerche all’Expo di Milano.

Ottimizzazione della resa agricola e della gestione delle risorse per la sostenibilità delle coltivazioni: è l’obiettivo dell’agricoltura di precisione che mutua tecnologie dal campo militare per rispondere al fabbisogno di acqua, concimi e fertilizzanti di ogni piantagione o di ogni singola pianta, evitando sprechi di risorse naturali nel rispetto dell’impatto ambientale. Droni, sensori ottici e gps sono gli strumenti di lavoro del contadino del futuro per rilevare il grado di umidità del terreno, per controllare la crescita e la salute delle piante. “Un vigneto o un campo di mais, soprattutto se sono molto estesi, non sono un'unica entità ma la somma di tanti piccoli appezzamenti coltivati con la stessa coltura. In uno stesso campo possiamo trovare condizioni di suolo, meteorologiche, di esposizione solare, di topografia anche molto differenti tra loro”, spiega Alessandro Matese ricercatore dell’Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche e coordinatore dell’evento: ‘Agricoltura di precisione e uso sostenibile delle risorse’ che si tiene mercoledì 22 luglio, alle ore 10.00, al Teatro della Terra – Biodiversity Park dell’Expo di Milano. L’evento è stato concepito come un ‘laboratorio’ nel quale fare il punto della situazione sull’utilizzo e la diffusione di tali strumentazioni hi-tech in Italia, chiamando a confronto il mondo della ricerca e quello dell’impresa. Durante la giornata verranno presi in considerazione diversi settori di applicazione della ‘agricoltura di precisione’: si inizia con la filiera vitivinicola per illustrare successivamente quella orticola e cerealicola.
“L’agricoltura di precisione è generalmente definita come un sistema integrato di informazioni e metodologie progettato per aumentare l’efficienza e la produttività dell’azienda, basato sull’esistenza di una variabilità spaziale e temporale tra sistemi agricoli e all’interno degli stessi; utilizzando strumenti di monitoraggio si ottiene una gestione sito-specifica nel rispetto delle reali necessità delle colture”, continua Matese. Addio al sopralluogo palmo a palmo delle distese di terreno: per l’agricoltore scendono ‘in campo’ stazioni meteorologiche, sensori wireless per la caratterizzazione del suolo, pistole che monitorano la temperatura, vari strumenti di telerilevamento, come immagini satellitari o scattate in volo da droni, che restituiscono al computer o sullo smartphone una serie di informazioni per intervenire in maniera mirata sui campi. Elaborati i dati con tecniche geostatistiche, si arriva a definire quali siano le esigenze per una determinata pianta, o una microarea, trattando in modo selettivo l’appezzamento.
I trattori ad esempio servendosi a loro volta del gps possono distribuire più o meno concime o pesticidi in una zona rispetto ad un’altra. “Per esempio sono ormai disponibili delle vendemmiatrici a rateo variabile, cioè in grado di selezionare l'uva migliore mettendola in un cassone separato. In Francia hanno sviluppato anche un trattore capace di operare potature differenziate: in base ai dati raccolti, la macchina sa dove potare più o meno una pianta”.
Nonostante i notevoli vantaggi dell’agricoltura di precisione, in Italia manca una informazione approfondita. “L'idea di organizzare questo evento mi è venuta due anni fa, partecipando alla European Conference on Precision Agriculture. C’erano ricercatori da tutto il mondo, ma solo pochi italiani. L’evento sarà un'occasione di confronto sulle esperienze pilota e le buone pratiche nel settore e per rispondere meglio alla domanda che viene dal mondo dell’impresa in termini di innovazione e sostenibilità” conclude Matese.


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