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Fame di acqua: agricoltura e forcing climatico

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WikiMedia Il 1 luglio all'Auditorium di Padiglione Italia, Milano Expo 2015, si svolgerà il Laboratorio

La fame di acqua ed il suo uso sostenibile per i sistemi colturali


Organizzato dall'Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo (ISAFOM). Coordinato da Rossella Albrizio.

«Adattamento al cambiamento climatico dell’agricoltura: la vulnerabilità delle produzioni e il potenziale della biodiversità delle coltura»

L’adattamento ai cambiamenti climatici è costituito dall’insieme di misure rivolte alla riduzione o all’annullamento della vulnerabilità dei sistemi sottoposti al forcing climatico.

Il settore agricolo è molto vulnerabile ai cambiamenti climatici attesi e alla variabilità climatica, in particolare alla maggiore frequenza di eventi climatici estremi. Le variazioni attese di temperatura e piovosità potranno determinare cambiamenti nel regime idrico tali da influenzare la produttività dell’agricoltura.

Gli agricoltori si sono adattati in modo autonomo ai cambiamenti climatici graduali del passato. Tuttavia, la consistente e rapida variazione del clima prevista per la fine di questo secolo, richiede di indirizzare le trasformazioni dei sistemi agricoli verso una minore vulnerabilità. Per questo è necessaria l’acquisizione di nuove conoscenze, una buona diffusione delle informazioni sui risultati della ricerca, misure politiche che facilitino le azioni di adattamento e una forte partecipazione di tutti i decisori coinvolti nel processo di trasformazione.
Alla luce di ciò, il contributo verterà sugli aspetti biofisici dell’adattamento dei sistemi produttivi agrari. Sarà illustrata l’entità dei cambiamenti del clima a medio termine e l’effetto dell’evoluzione del clima sui fabbisogni idrici delle colture. Si parlerà della variabilità esistente nelle specie coltivate, cioè delle differenti risposte di specie e varietà coltivate al regime termico e idrico, e di come questa variabilità offra consistenti opportunità per l’adattamento dell’agricoltura al clima futuro. Sarà discusso il potenziale dell’irrigazione e della scelta dei terreni per la riduzione della vulnerabilità delle colture, e sarà esaminato come un’opportuna combinazione di varietà, tipo di terreno e gestione dell’irrigazione possano costituire misure di adattamento compatibili con uno sviluppo sostenibile, del quale l’uso efficiente delle risorsa idrica è un aspetto imprescindibile.
Saranno presentati gli strumenti utilizzati negli studi di adattabilità: (i) gli strumenti (software) in grado di rappresentare il trasporto dell’acqua nel sistema terreno – coltura – atmosfera, tenendo conto dell’evoluzione del clima; (ii) gli strumenti (software) necessari all’acquisizione e all’analisi dei dati per l’identificazione delle misure di adattamento, tenendo conto della variabilità spaziale e temporale di clima, suolo e colture.

AAVV: F. De Lorenzi1, S. M. Alfieri1, E. Monaco1, A. Bonfante1, M. Riccardi1, A. Basile1, C. De Michele2, M. Menenti3 [1] Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo, Ercolano, Italia [2] Ariespace s.r.l., Napoli, Italia [3] Delft University of Technology, Department of Geoscience and Remote Sensing, Delft, Paesi Bassi
Credits WikiMedia: Field Hamois Belgium Luc Viatour.jpg
 



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