Gestione integrata delle risorse idriche distribuite nei bacini dei
grandi laghi Lombardi
Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioignegneria, HydroinformaticsLab Como, Politecnico di Milano
La grande
disponibilità di risorse idriche e l’impegno plurisecolare
dell’uomo nel regimentarne il corso a uso dell’agricoltura e
dell’industria sono stati un elemento chiave dello sviluppo
economico e sociale della Lombardia, regione d’acqua tra le più
importanti in Europa. Con lo sviluppo è cresciuta anche la pressione
sulla risorsa, sia in termini di disponibilità sia di qualità, e di
pari passo sono evoluti i conflitti tra diversi settori economici e
l’ambiente. La competizione per l’uso delle risorse idriche è
destinata ad acuirsi nei prossimi anni anche per effetto del
cambiamento climatico: l’ambiente alpino è considerato tra i più
vulnerabili ai cambiamenti climatici in Italia e in Europa.
In condizioni
socio-economiche e climatiche in così rapida evoluzione, la
mitigazione dei conflitti per l'acqua non può basarsi solo su
interventi infrastrutturali, ma richiede prima di tutto di gestire in
modo più sostenibile le risorse disponibili. Per questo, è
necessario un nuovo approccio gestionale, che integri dati, modelli
ambientali e metodi decisionali, per tradurre le conoscenze
scientifiche e il progresso tecnologico oggi disponibili in strumenti
di gestione e governo delle risorse idriche in un contesto di
cambiamento globale.
Il progetto
DISTRILAKE propone un nuovo approccio alla gestione, in cui tutti gli
invasi disponibili in forma distribuita in un bacino fluviale (il
manto nevoso, i serbatoi idroelettrici alpini, i laghi regolati, il
contenuto idrico nella zona insatura del terreno e la falda) sono
gestiti in modo coordinato e integrato e le decisioni progettate
assimilando informazioni in tempo reale sullo stato idrologico
distribuito del bacino. A costo zero, DISTRILAKE permette di
aumentare l’efficienza complessiva di un sistema idrico e la sua
capacità di soddisfare molteplici utenti anche in condizioni di
stress idrico sempre più ricorrenti, recuperando sostanziali volumi
idrici da destinare alla mitigazione dei conflitti attuali e previsti
tra gli usi esistenti e di svilupparne di nuovi, ad esempio
aumentando la produzione di colture energetiche.
Foto: By Marcus90 (Own work) [CC BY 3.0], via Wikimedia Commons
1 Luglio ore 10.00 Padiglione Italia,
Hashtag:
#VivaioRicerca #FamediAcqua
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