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Certificazione genetica del vino di origine siciliana il 27 maggio a Expo

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Sarà presentato il 27 maggio prossimo all’Expò di Milano, durante il convegno “La sfida dei sistemi tecnologici: la tracciabilità della filiera vite-vino”, “Certificazione genetica del vino di origine siciliana”, il rivoluzionario progetto messo a punto da un team di ricercatori dell’Istituto di Bioscienze e BioRisorse del CNR di Palermo e della società di ricerca e sviluppo Bionat Italia Srl, anch’essa di Palermo, che, attraverso l’identificazione genetica delle sequenze dei vitigni, e il confronto con ciò che è riportato nelle etichette delle bottiglie, permetterà di tracciare con certezza il prodotto, con poche gocce di vino e in soli trenta minuti, tutelando così produttori e consumatori da ingannevoli informazioni.
Ciò servirà a proteggere il vino dalle contraffazioni e a riscoprire e valorizzare i vitigni tipici siciliani.
Si tratta di una tecnica che rivoluziona il criterio delle certificazioni ‘Doc’, ‘Dop’ o ‘Igp’, che lasciano ampi margini di discrezionalità, poiché si basano solo sul controllo dei processi di produzione.


Il CNR e Bionat Italia hanno già intrapreso studi nel settore della tracciabilità dei prodotti agroalimentari, contribuendo così a far riscoprire varietà minori di interesse locale, dimenticate dai mercati.

Questa ricerca, realizzata nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Siciliana, rappresenta un progresso in continua crescita.

“La caratterizzazione genetica, spiega il responsabile del CNR/IBBR Palermo, Francesco Carimi, attraverso analisi molecolari permette di individuare in maniera definitiva i vitigni utilizzati nella vinificazione, rilevando subito la presenza di eventuali adulterazioni”.

“Il vino è storia, cultura, racconto del territorio, continua Carimi, attraverso le nostre analisi spesso riusciamo a coniugare l’obiettivo della tracciabilità con il riconoscimento, o la riscoperta, di vitigni tipici da valorizzare e da tutelare, ad esempio consultando testi antichi, o ascoltando i racconti di vecchi contadini, la vera ‘memoria storica’ del nostro Paese”.



Hanno aderito al progetto cinque cantine siciliane, dove è possibile reperire i vini ‘certificati geneticamente’.
Bionat Italia, grazie ai risultati ottenuti, realizzerà e commercializzerà strumenti e kit portatili, semplici da utilizzare, per sottoporre il vino al test del Dna, stabilirne con certezza l’origine e contribuire così alla valorizzazione delle produzioni vitivinicole di qualità.




Grazie a questo progetto è stato realizzato un nuovo marchio di qualità, fondato su metodi scientifici e innovativi, in grado di certificare l'autenticità del prodotto, del territorio di origine e dei lieviti per la fermentazione alcolica.

Il convegno del prossimo 27 maggio sarà uno dei 24 eventi che il CNR, in qualità di consulente scientifico del Padiglione Italia a Expò 2015, presenterà insieme a Bionat Italia s.r.l. per comunicare al vasto pubblico internazionale gli eccellenti risultati ottenuti attraverso le scoperte scientifiche, realizzate soprattutto in relazione al tema principale della mostra universale: "Nutrire il pianeta, energia per la vita".

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